Charles Leclerc si mette in discussione:
tra alte aspettative e pressione in Ferrari

Durante le qualifiche a Silverstone, Leclerc non è riuscito a raggiungere la Q3, classificandosi fuori dalla top 10 per la seconda volta consecutiva. Una battuta d'arresto difficile da digerire, soprattutto considerando che la Ferrari è ancora sotto pressione per tenere il passo di Red Bull, McLaren e Mercedes.
“Non sono stato all'altezza. Bisogna essere onesti. Non ci sono scuse. Non ho trovato il giusto feeling con la macchina e non sono riuscito ad adattarmi”
ha dichiarato Leclerc nella zona interviste, visibilmente abbattuto.
Queste parole riflettono il perfezionismo di un pilota che si rifiuta di dare la colpa alla squadra o alle condizioni della pista.
Questa autocritica costante non è una novità per Leclerc. Fin dai suoi esordi in F1, il pilota ha spesso assunto direttamente la responsabilità dei propri errori — un atteggiamento apprezzato per la sua onestà, ma che solleva anche dubbi sulla sua capacità di gestire la pressione nei momenti cruciali.
Alcuni psicologi dello sport, consultati da media italiani, sottolineano che questa “iper-responsabilità” può danneggiare la prestazione, generando stress aggiuntivo in un ambiente già estremamente compe